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La Relazione d’Aiuto nell'

Accompagnamento alla malattia e/o alla morte

Uno spazio dedicato alla Relazione d’aiuto nell’accompagnamento all’esperienza della malattia e/o della morte, sia che si tratti di istanze personali o di supporto a relazioni familiari, amicali e/o professionali.

Quello della malattia e/o della morte è un tema delicato entro cui so-stare: aprirsi a questa dimensione significa oltrepassare il confine che ci tiene separati, per avere accesso ad una concezione più ampia, in cui è possibile contemplare e riconoscere che esistono anche altre dimensioni di noi stessi e della Vita, di cui siamo parte. Aprirsi ad uno spazio come questo significa mettere in discussione credenze e convinzioni su cui poggia la nostra presunta Identità e porsi delle domande, fare delle riflessioni: recuperare in altre parole quella dimensione dell’essere spirituale che è insita in noi e con la quale abbiamo perduto il contatto, la connessione, relegandola a spazi, luoghi, entità fuori di noi. 

La società in cui viviamo non aiuta in questo senso. La realtà materiale a cui è data quasi esclusiva importanza e l’identificazione pressoché totale con il corpo fisico ci allontana dal sentire quelle istanze più sottili connesse con altri corpi, che hanno lo scopo di risvegliare la nostra natura più profonda e autentica.

Secondo una visione olistica, entrare in contatto con l’esperienza della malattia, del morire e della morte può significare intraprendere un viaggio di ricerca di senso dentro di Sé, che permette di esplorare mondi sottili simultanei alla quotidianità, insiti alla nostra dimensione ordinaria, ma di cui non siamo consapevoli. Esperire questi mondi, contattarli e riconoscerli, può rappresentare una Via di preparazione al ‘distacco’ dalle relazioni, dalle persone a noi care, dalla dimensione fisica dell’esistenza, che la morte porta con sé.

Si tratta di aprirsi ad incontrare altre dimensioni, esistenti simultaneamente, che possono accompagnare, sostenere e supportare questo passaggio e che ci preparano a lasciare andare … Si tratta di affrontare un processo di consapevolezza che ha delle fasi, di rendersi disponibili a riconoscerle ed esprimerle in un contesto adeguato, una cornice protetta che facilita la connessione, l’espressione e  il loro riconoscimento: il rilascio emozionale, l’elaborazione dei contenuti emersi e l’integrazione dell’intera esperienza. Esperire questo significa aprirsi alla possibilità di liberare la paura attraverso una Via consapevole della natura essenziale che sottende la realtà ordinaria, un universo di Luce, di Pace e di Amore incondizionato. È lì che andremo se ci saremo preparati per fare Ritorno a Casa.

Il processo di Accompagnamento alla malattia e/o alla morte è indicato per quelle persone che vivono personalmente stati di malattia, di avvicinamento alla morte o che sono accanto a persone che si stanno avvicinando alla morte fisica; oppure persone che hanno vissuto esperienze particolari che non sono state del tutto elaborate e/o integrate. 
Il processo di Accompagnamento alla Morte, è in realtà, un profondo processo di riconoscimento della Vita da una prospettiva più ampia. In questo senso è indicato anche per coloro i quali ricercano nella loro esistenza un’apertura e una libertà connaturate con la propria Natura originaria, permettendo alle parti di personalità (l’ego) di essere rilasciate per aprirsi a nuovi spazi interiori e della propria coscienza.

“Nello Spazio Sacro del Cuore dell’Universo, è custodito nel Silenzio il Grande Mistero, avvolto dalla Luce rosadorata dell’Amore”